Sulla produzione e concetto di “originale” nell’arte digitale.
Questo post è rivolto agli artisti che fanno uso del digitale nell’illustrazione e nel disegno. Mi chiedono in continuazione originali delle mie opere, che hanno quasi tutte un intervento digitale, o sono completamente digitali.
Mi interrogo da sempre sull’argomento. E sto provando da tempo a trovare delle soluzioni. Premetto che sono della scuola che pensa che il fatto che di vocazione di san Matteo di Caravaggio ce ne sia un solo esemplare costosissimo sia un peccato. Se ce ne fossero infinite copie, tutte con la stessa qualità voluta dall'autore (possibile in un opera digitale, chiaro, non parlo di riproduzioni da una tela a olio, che per definizione è irriproducibile se non con un falso) vivremmo banalmente in un mondo migliore. Per la mia mentalità, anche su un becero piano commerciale e di comunicazione, credo sia comunque meglio vendere molte opere a poco, che non una a tantissimo. Penso sia bello poter arrivare a più persone che amano il mio lavoro che non ad un facoltosissimo collezionista.
Da quando sono entrato in possesso di una stampante epson 3880 però, la distanza tecnica fra stampa e arte originale si è andata assottigliando: la qualità e la longevità delle stampe che è possibile ottenere con questa macchina, su qualunque supporto, permettono un passaggio da supporto informatico a fisico praticamente senza alcuna controindicazione, garantendo il risultato qualitativo massimo per la copia fisica. Siamo arrivati al punto in cui finalmente le mie opere possono arrivare a destinazione, sul supporto per cui sono state pensate, insomma. Partendo da questa considerazione e tenendo a mente che un opera digitale ha nella sua replicabilità un fattore intrinseco ho provato a individuare varie soluzioni (alcune evidentemente contraddittorie, o che non condivido, ma che a mio avviso vanno assolutamente valutate) per la produzione di pezzi unici o limitati a partire da una lavorazione digitale. Il tutto al fine di generare, se vi va, un piccolo dibattito su quali possono essere degli standard. Quali sono per voi le soluzioni più interessanti fra quelle qui in elenco, o pensate che nessuna sia una vera soluzione? Avete una soluzione migliore? Fatevi sotto.
Ecco l'elenco delle tecniche che ho provato a individuare, con un arbitrario fattore di costo e di unicità (che sono manco a farlo apposta, collegati in maniera speculare), unicamente ai fini di orientarsi.
A) Salvataggio dell'unica copia digitale su un supporto dati blindato, come un hard disk. Stampa ultrachrome k3 su carta certificata per l'archiviazione museale. Consegna dell’opera (con una cornice, ad esempio, ma anche senza) con il disco allegato (ad esempio, sul retro della cornice). Certificato di unicità allegato. Se sono presenti semilavorati analogici vanno all'acquirente o distrutti. L’immagine viene riacquisita dal supporto fisico per fini commerciali e di archivio. Ricapitolando: ti compri la stampa e l'unica copia del file esistente. Con un certificato che lo attesti. All’autore resta una scansione dal supporto fisico.
Fattore di unicità: 4 su 5
Costo dell’opera all’acquirente: 4 su 5
B) Stampa Giclee autenticata, serie aperta. Il file resta a me. Se sono presenti semilavorati analogici, restano all’autore.
Fattore di unicità: 1 su 5
Costo dell’opera all’acquirente: 1 su 5
C) Stampa Giclee autenticata, serie chiusa. Certificato di autenticità allegato. Il file originale viene distrutto. L’immagine viene riacquisita dal supporto analogico per fini commerciali e di archivio. Se sono presenti semilavorati analogici restano all’autore.
Fattore di unicità: 2 su 5
Costo dell’opera all’acquirente: 2 su 5
D) Stampa Giclee con interventi tradizionali. Una parte del disegno viene realizzata con tecniche tradizionali su una base stampata da un opera digitale. Per definizione è una copia unica. Ad esempio: faccio un disegno su photoshop, ma una parte del colore la aggiungo con degli acquarelli sulla stampa. L’intervento, per minimo o importante che sia rende l’oggetto unico e irripetibile. Se sono presenti semilavorati analogici vanno all'acquirente o distrutti. L’immagine viene riacquisita dal supporto analogico per fini commerciali e di archivio. Ricapitolando: l’unico esemplare del disegno completo va all’acquirente. Il file a quel punto non ha più alcun valore. All’autore resta una scansione.
Fattore di unicità: 5 su 5
Costo dell’opera all’acquirente:: 5 su 5
E) Originale con interventi digitali. Una parte del disegno viene realizzata con tecniche tradizionali. Viene poi stampata una parte del lavoro (ad esempio il colore) utilizzando il disegno stesso come supporto di stampa. Per definizione è una copia unica. Ad esempio: faccio un disegno a matita, ma la parte del colore la aggiungo con la stampa. L’intervento, per minimo o importante che sia rende l’oggetto unico e irripetibile. Se sono presenti semilavorati analogici vanno all'acquirente. L’immagine viene riacquisita dal supporto analogico per fini commerciali e di archivio. Ricapitolando: l’unico esemplare del disegno completo va all’acquirente. Il file a quel punto non ha più alcun valore. All’autore resta una scansione.
Fattore di unicità: 5 su 5
Costo dell’opera all’acquirente:: 5 su 5
PS:
E’ sempre vero, per tutte le soluzioni: non vengono catturate e diffuse immagini dirette dell’opera (print screen, e simili), ne in bassa ne in alta risoluzione. Le uniche immagini reperibili, su carta o su web, dell’opera devono essere scansioni o foto al supporto fisico, che va considerato l’unico, vero, originale dell’opera.