More fun.
RADIAL | ADV CONCEPT 01
Just for fun.
DYD: Character exploration B.
Dark wave, 80's, moody, english, piercing, minimal, psyched out, dreamy, cold, classic, fragile, alone, Dylan.
In mostra a This is Rome!
Stasera e domani (20 e 21 novembre 2013) presso gli spazi EX GIL, in Largo Ascianghi 5, a Roma si terrà la mostra collettiva THIS IS ROME dove verranno esposti venti miei pezzi, fra illustrazioni e fumetti, una stampa da 2 metri realizzata appositamente per l'occasione, e una specie di slot machine video in cui sono inclusi tutti i lavori che ho fatto in vita mia. Basta scattargli una foto per portarsi via un disegno (a caso). C'è molta roba inedita in rotazione, quindi se avete voglia c'è di che andare a scavare. A This is Rome si beve, c'è la musica e un sacco di artisti bravissimi in mostra, ci sono anche delle installazioni interattive! Insomma: ci vediamo a THIS IS ROME.
Long Wei Cover 6
Long Wei issue number 6: we discover most of Long Wei's story, we meet his teacher, learn a lot more on how he became what he is. It was an enlightneing experience to work on a such deep take on the character. My favourite issue/cover.
Una lettera di intenti.
Quick sketch.
DYD: character exploration A.
Young, damned, weird, visionary, dandy, new romantic, wasted.
Hobby Comics 5/6 cover illustration.
Heavily inspired by a famous CAPCOM's characters image, I made an image to the wide, mixed, crazy Hobby Comics character family, paying tribute to my dear friends work: Dr. Pira, Ratigher, Maicol& Mirco & Tuono Pettinato's stories were so important to my artistic growth and always will. Thank you all!
Enjoy!
Long Wei 4 | Cover Illustration
Quite happy with the printed result: I really wanted to have Long Wei's figure popping out of the page like it was some sort of sticker on the cover, exhalting the difference between the shaded background with the bold, flat, graphic hero portrait. Looks like I nailed it. Special thanks to Francesco Mortarin's beautiful artwork on this issue, I was really impressed and inspired by his massively action packed work.
IL PUGNO LONG WEI COVER ILLUSTRATION
Coolest cover I made, to date. Done on COSMIGO PRO MOTION, Photoshop, After Effects with the aid of a true analog arcade CRT monitor shoot with a canon rebel 550d. Capcom's CPS2 PCB Tech standards (vertical setup) and color palette were my compass during this weird journey.
LONG WEI ISSUE NUMBER 2 COVER ART
WACK! Lots of making of steps in the gallery, including a rejected version of the cover, and don't forget the option to buy a super high quality signed ultrachrome Giclee A2 print (on Hanemulhe 310gsm ultra white fine art rag paper).
MIAMI | Recap
Tutto (quasi) il materiale visuale che ho prodotto durante il MIAMI / MIFAI 2013. E' stata una bellissssssima esperienza. Se vi chiamano a disegnare: andateci. Se volete passare una serata stupenda, pure (e pure se ne volete passare 4).
Grazie di cuore a Claudia Selmi che è la migliore organizzatrice del mondo, perchè tutte le cose che normalmente sono noiose da preparare con lei diventano simpatiche come un pic nic al Villaggio Pinguino.
SPEZZANDO LE MANETTE DELLA MENTE: NIETZSCHE
E' tutto spiegato QUI.
KENOBIT | LP RECORD COVER
Kenobit is a Gameboy music project by Fabio Bortolotti aka Kenobit. We are in the same guild of extraordinary gentlenerds (members list undisclosed). We often chat about everything videogame related, mostly from the golden age. Moreover Kenobit and Andrea Babich (said to be grand master gentlenerd, but he never told us if it's true) run their own radio show called Outcast Sound Shower, THE radio show about videogame music, my favourite programme to ever grace radio wave broadcasting.
Well, he asked me for a record cover for his debut album and guess what: I did it with immense joy and pride. This is one of those rare moments where client's culture and yours perfectly overlap, so I could express my vision in every detail possble and he perfectly nailed it. I was completely free.
The cover itslef represents the originary recipient of a gameboy console, back in 1989, a 12 years old japanese boy coming back home from school, running into a nuclear explosion that is starting to unsettle every object in the scene with it's shockwave.
I must say that I really love pixel art since I was a child, Deluxe Paint (by Electronic Arts!) remains my favourite graphic editing software of all time, but I really hate all the eboy fashioned stuff that tried and actually managed to bring pixel art to print media. Pixel art is meant to be experienced on video and is born on crt low resolution screens. So if you are doing low res pixel art you WANT that pixel light leak that crt has by default. Working with hi def pixel rendering is absolutely the death of pixel art. The best printed media experience I had with pixel art was when I was a child, reading videogame magazines. They often used blurry pics of actual games as magazine covers. Like this or this . I extensively talked about it here (brataccas.blogspot.com). So I decided to try to make the cover a tribute to that "right" way of rendering pixel art on paper.
Bottom line: the whole image is done in indexed color pixel art, using a 1989 Super Nintendoish color palette. The boy's face is glitched using a 8x8 pixel tile object grid. The whole image was then printed on a true CRT video monitor and captured on a DLSR camera. Some tweaks with after effects pincushion to straighten the lines of the screen and finally, some slight color correction and overlapping with the original pixel image to have a sharper result in the center and a weird blurred look on the image edges.
I don't like post modern art and all that retro vibe of "let's make it look like the real thing" is something I really don't approve. I assure you that I did it as a work of pure love for the medium and the content, and this is not something looking like the real thing: this IS the real thing.
Hope you'll like it! Some work in progress in the gallery below!
RADIAL | SECRET PROJECT
TOP SECRET.
UPITUP IS 10 VS BRAINSTORMLAB IS 10!
SE SIETE A ROMA VENITE CHE SARà UNA FESTA DELLA MADONNA. E SUONO PURE IO.
Ciao.
HNK | NO BOY NO CRY | PEN AND INK DOODLE
I dislike the Stallone looking Kenshiro. Some extras in the gallery: an alternate color version and the oroginal ink version (that wen under some minor minor changes after the merciless mirror test).
HNK | NO BOY NO CRY | ACRYLIC DOODLE
Doodling around with some acrylic paint. Been something like 15 years since last time I used it!
LONG WEI 1 | TEASER IMAGE.
BOWIE | SPEZZANDO LE MANETTE DELLA MENTE.
Eccoci di nuovo all'appuntamento con un disegno per il migliore blog che esiste nell'universo, il blog del conte Z.
Oggi parliamo di questo disegnino su David Bowie. (DEVID BOIV, per gli intenditori fumettari, quello che un occhio è...)
L'ho fatto di gusto.
Mi ha sempre annoiato tutto questo sfaccendare per ingraziarsi il diavolo.
Stare dalla parte dei cattivi è una roba pallosa, ed è molto più facile, visto che sono SEMPRE tutti d'accordo che è figo essere tasgressivi col diavolo, pochissimi ad esserlo con il bene, con ciò che è equilibrato, con quello che è bello e difficile: costruire. Non è un caso che mi piacciano da impazzire Moebius nel disegno, o gli Autechre nella musica: devono molto a questo percorso di ricerca solitaria, ascetica in una continua trasgressione nel perfetto.
Capirete quindi che oltre a annoiarmi mi colpisce molto la condizione infantile e frustrata in cui vive buona parte del mondo dei musicisti rock: venerare il male per essere venerati da chi non ce la fa neanche a trasgredire in prima persona. Mi ha colpito anche di più questa situazione paradossale in cui si è trovato uno dei padri del Rock, Jimmy Page. Jimmy Page era amico di Bowie, ed era un fervente seguace di Aleister Crowley, come tutti i protometallari. Ora Bowie nel suo progetto musicale si è ritrovato a dover far fronte ad un successo che molto deve a fattori insondabili endemici del suo corpo: gli occhi così incredibili, il suo aspetto androgino, la perfezione nel portamento di una diva, una voce decisamente maschile avvolgente e purissima, Bowie incarnava in un momento di rivoluzione culturale totale, tutto quello che c'era di trasgressivo, con la promiscuità sessuale (inteso nel senso di una sempre più modernamente labile distinzione fra uomo e donna) in cima alla lista, condita con la contaminazione fisica delle droghe. Rappresentava la decadenza, la celebrazione dell'appassire di una bellezza effimera. Un sabotaggio all'idea popolare di cosa dovesse essere un uomo modello, della forza, di una star. Rappresentava lo svanire inafferrabile di una perfezione sovrumana, irraggiungibile con la volontà. Era un capolavoro corrotto, dalla nascita. Ecco quindi che se proprio devo trovare un fascino autentico nel "male", inteso come lato oscuro dell'esistenza e non come una banale voglia adolescenziale di sfasciare tutto, la trovo in Bowie, visto che Bowie E' Lucifero: è la cosa che gli si è avvicinata di più nella storia della musica (e al Ryo di Devilman, si). E ha rappresentato con la sua musica, principescamente semplice e nostalgica, proprio questo aspetto scurissimo della perdita della incorruttibilità angelica, in una caduta libera dalla candida rosa inziata 40 anni fa e che ancora non ha fine, testimoni noi che lo vediamo consumarsi nella zona più buia del suo viaggio. Si racconta che Jimmy Page desiderasse conservare i liquidi corporei di Bowie, per poter svolgere i suoi riti (e che Bowie, ne fosse abbondantemente terrorizzato, e vorrei vedè!). Forse non si era neanche accorto che per quanto cercasse la trasgressione e l'affrancamento da una vita misera venerando il diavolo durante i suoi sabba virilissimi, il vero inafferrabile spirito dell'eversione, la vera stella nera, la luce che brilla nel buio portando il seme della trasgressione aveva già scelto il suo corpo da molto tempo, lasciando al rock "deviato" giusto la possibilità di fare rumorosissime e omologatissime festicciole invocando la venuta di una creatura aliena che stava già cadendo consumandosi senza protezioni in un solitario viaggio verso il punto più oscuro dell'inferno.
Come sempre il disegno può essere acquistato come stampa Giclee ultrachrome formato A2 su carta puro cotone Hanemulhe 310gsm, ultra white fine art rag paper. Firmata, ovviamente. Anche l'originale (24x32, copic markers su carte d'art Sennellier da 340g) è in vendita, e se siete interessati contattatemi via mail (tasto "hire me" sull'header/footer del sito).
Detto questo, Trovate tutto QUI!